Jago Jacopo Cardillo - imprenditore, scultore, videomaker
Jago è un artista – imprenditore italiano che lavora principalmente nella scultura e nella produzione video.
Nasce a Frosinone (Italia) nel 1987, dove ha frequentato il liceo artistico e poi l’Accademia di Belle Arti.
In giovane età ha lavorato in Grecia a Naxos, e in Italia fra Roma e Verona.
Oggi Jago vive a New York, lavorando tra USA, Cina e Italia.
Nel 2018 è stato professore ospite presso la New York Academy of Art, dove ha tenuto una masterclass e una lecture.
A partire dal 2016 tiene corsi in scuole, università e accademie italiane, cinesi e americane.
Numerosi i riconoscimenti nazionali e internazionali come la Medaglia Pontificia, conferitagli dal Cardinale Ravasi in occasione del Premio delle Pontificie Accademie, Città del Vaticano nel 2010, il Premio Pio Catel nel 2015, il Premio del pubblico Arte Fiera Bologna nel 2017, il Premio Gala de l’Art di Monte Carlo nel 2013, e l’investitura come Mastro della Pietra al MarmoMacc 2017.
All’età di 24 anni, su presentazione della storica dell’arte Maria Teresa Benedetti, è stato selezionato dal prof. Vittorio Sgarbi per partecipare alla 54a edizione della Biennale di Venezia, Padiglione Italia – Roma – Palazzo Venezia, dove ha esposto il busto in marmo dell’allora Papa Benedetto XVI (2009) per il quale nello stesso anno ha ricevuto la Medaglia Pontificia.
Nel 2010 Jago lascia l’Accademia.
Nel 2017 è uno degli speaker del TEDx Genova.
Una delle sue opere più significative è “Habemus Hominem” (2013) realizzata dopo le dimissioni di Papa Ratzinger, a seguito delle quali Jago scolpisce nuovamente la scultura originale del 2009, rappresentando il Pontefice nudo.
L’opera è stata esposta a Roma nel 2018 nel Museo Carlo Bilotti in Villa Borghese, con un numero record di visitatori (di cui 3.500 unicamente durante la presentazione).
Nel 2018, Jago viene invitato ad esporre alla BIAS, Biennale Internazionale di Arte Contemporanea Sacra e delle Religioni Dell’Umanità a Palermo.
Nel 2018 a seguito dell’esposizione alla fiera d’arte internazionale Armory Show di Manhattan, Jago si trasferisce a New York per realizzare l’opera intitolata “Figlio Velato” per la città di Napoli, esposta permanentemente nel quartiere Sanità all’interno della Cappella della Chiesa di San Severo fuori le mura.
La ricerca artistica di Jago fonda le sue radici nelle tecniche ereditate dai maestri del Rinascimento.
In antitesi con l’idea romantica dell’artista morto di fame, Jago è determinato a restituire alla categoria un’immagine imprenditoriale, mantenendo sempre un rapporto vivo e diretto con il pubblico mediante l’utilizzo dei social network.
Nel 2019, in occasione della missione Beyond dell’ESA, European Space Agencies, Jago è il primo artista ad inviare una scultura in marmo nella stazione spaziale internazionale. La scultura intitolata “The First baby”, raffigurante il feto di un bambino, tornerà sulla terra a febbraio 2020 sotto la custodia del capo missione, Luca Parmitano.
Jago ha anche tenuto mostre personali presso istituzioni quali Cripta della Basilica dei SS. XII Apostoli (Roma), Fondazione Umberto Mastroianni (Arpino), Palazzo Doria Pamphilj (Roma) e HighlineStages (New York).
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